273 giorni di attesa.
In nove mesi nasce un bambino, cambiano quattro stagioni-si, lo so, non ci sono più le mezze stagioni-, ed io devo ritornare a correre con obj Maratona di New York.
Si, lo so, ho cantato vittoria troppo presto, dopo l’intervento al menisco ho ripreso a correre troppo presto, è stato tutto troppo presto.
Ma se quasi 1200km corsi negli ultimi 12 mesi -con 4 di fermo postinfortunio-mi hanno insegnato qualcosa, è che una maratona si corre con la testa e la testa mi dice sempre non mollare. “C’è chi ha ripreso a correre stando peggio di te; fai qualche seduta di isocinetica e vedrai che migliorerai, continua ad andare in palestra, mi raccomando…”
Ho ascoltato tutti i grilli parlanti che conosco, sto soffrendo… ma ora lasciatemi correre!
Ho reclutato la squadra che mi dovrà assistere in questi 9 mesi pre-parto, e mi sono avvalso di professionisti seri e non improvvisati:
-Dott. Mario Cillo, l’ortopedico che mi ha operato e seguito con grande professionalità.
-Dott. Felice Strocchia, Posturologo-maratoneta che si è preso cura di me con affetto fraterno e che con le sue 24 maratone corse all’estero e 3 in Italia è l’esempio più forte da seguire.
-Dott. Marco Cascone, il Trainer che ha accettato di seguirmi per la preparazione
-Dott. Andrea Accarino direttore tecnico della palestra Imperial di Mariglianella
-Dott. Alessandro Rorato, il mio mentore e colui che, più di tutti, ha determinato il mio ritorno sulle strade.

Nulla lasciato all’improvvisazione, a 9 mesi dall’alba di un’impresa epica da compiere a 61 anni con un ginocchio ormai malandato.
L’avventura sta per iniziare, e sto riempiendo il salvadanaio che è già pronto.
Qualcuno vuole collaborare a riempirlo?😉

Gino Riccio