L’ambizione è sicuramente un fattore che può fare la differenza e dovremmo imparare a tenerlo in considerazione quando ci relazioniamo con gli altri.
La maggior parte di noi ha un’ambizione che la massa là fuori non possiede, a parte chi fa corsi, studia, si informa, compra libri ecc… ed ha un livello di ambizione alto attraverso il quale non si accorge di guardare il mondo.
Ma vorrei proporre uno sguardo sul fattore ambizione con una prospettiva diversa, ma senza essere tacciato di arroganza.
Da osservatore.
Si dice che i dipendenti, in generale e fatte le dovute eccezioni, non avranno mai il livello di ambizione del proprio titolare perché non riescono a capire la necessità di sbattersi tanto.
Non vogliono sbattersi. È una questione di ambizione.
Vogliono solo uno stipendio sicuro, lavorare le ore che gli tocca, e poi il week end a casa a fare i fatti loro.
E se non funziona, lo Stato o qualcun altro dovrebbe “fare qualcosa”.
Non è compito loro.
Tutto qui, ed abbiamo pensato e parlato da imprenditori.
Vi sembrerà strano, ma anche il 90% degli imprenditori non è affatto ambizioso.
Se analizziamo il settore in cui operiamo, il nostro settore, vedrete che non è difficile verificare che è così.
La stragrande maggioranza degli imprenditori che conosco non è realmente interessata a costruire qualcosa ma ha il solo scopo di “non lavorare per altri”. È essenzialmente uno scopo negativo/antagonista, non costruttivo ed inutilmente conservativo.
I più si preoccupano di contrastare quello che ritengono il proprio diretto concorrente piuttosto che capire che il vero competitor è il mondo intero e che internet è diventato il livellatore ed il mescolatore dell’universo conosciuto.
Vorrebbero solo pagare i conti di casa, le bollette del negozio, farsi rimanere abbastanza per la Mercedes e il mutuo della villetta a schiera e la loro ambizione finisce lì.
Anch’essi non capiscono “perché ci si debba sbattere” e si debba sgobbare e cercare di interpretare il mercato ed essere resilienti.
Loro già vanno a lavorare e “pagano le tasse”. Se non funziona significa che “c’è la crisi”.
Ciò che è spaventoso, fatte sempre le dovute eccezioni, è il non compiuto ricambio generazionale.
Ancora oggi mi relaziono e mi confronto con miei coetanei, se mi va bene, altrimenti anche con persone di età maggiore.
Cercare di classificare le persone che ci circondano più per il livello di ambizione che per le qualità che hanno, oggi ci permette di vederle in prospettiva.
Se è vero che siamo la media delle 5 persone che frequentiamo di più, capirete perché in tempi non sospetti mi sono spinto a dire che non mi va più di fare cose che non voglio fare.
Circondarsi delle persone giuste e cercare le persone giuste sono il modo giusto di disegnare le coordinate del proprio futuro.
Essere persone senza ambizione sarebbe come augurarsi un futuro di grigiore, insoddisfazione, povertà e cattiveria mista a invidia.
Gino Riccio