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Vademecum della sostenibilità per architetti & designer – Sentieri della Sostenibilità

Le condizioni ambientali del pianeta peggiorano e alla base di questo progressivo declino c’è sempre l‘azione dell’uomo, che troppo spesso sottovaluta l’importanza delle risorse naturali e delle conseguenze delle sue azioni sulla Terra. Ormai è chiaro che l’economia globale non può prescindere dall’aspetto ambientale ed è inevitabilmente costretta a considerare la sostenibilità dei modelli attuati, nonché a rivedere i propri indici di valutazione dello sviluppo economico. Una possibilità è quella di attenersi al vademecum in dieci punti per dimostrare naturalmente che un’altra economia è possibile e mettere in evidenza le azioni da seguire per raggiungere modelli economici eco-compatibili, in breve per dare concretezza alla green economy.

  1. Considerare anche la natura tra gli indicatori di benessere. Reddito e intensità dei consumi non possono essere gli unici indici della qualità della vita economica e soprattutto sociale; esistono infatti anche altri fattori, che consentono alle persone di vivere vite soddisfacenti. La natura è uno di questi.
  2. Investire nel capitale naturale; il patrimonio della natura che ospita la vita sulla terra non può essere dato per scontato e bisogna curarlo, proteggerlo e investire per rilanciarlo, fornendo così a tutti la base del benessere sociale ed economico.
  3. Prendersi cura delle aree protette e aumentarle è di fondamentale importanza per il prossimo futuro, perché il verde di questi spazi eviterà – o almeno terrà sotto controllo – l’aumento della temperatura terrestre, che rischia di causare danni irreversibili anche all’uomo.
  4. Difendere foreste, acque dolci e oceani è uno degli obiettivi che la comunità mondiale deve porsi; ciò significa che lo sfruttamento dei mari e degli oceani attraverso le attività ittiche richiede una regolamentazione e dei limiti ben precisi, la deforestazione impone un freno e l’utilizzo delle acque dolci dei fiumi e dei laghi richiede le realizzazioni di nuovi sistemi e dighe per un corretto utilizzo delle risorse.
  5. Altra parola d’ordine è: investire nelle bio-capacità. Ciò vuol dire ripristinare i terreni degradati e sfruttati eccessivamente, creare nuove coltivazioni, differenziare le colture e realizzare nuovi sistemi di raccolta.
  6. Puntare e rilanciare la biodiversità, vero patrimonio dell’umanità. Ciò significa attribuire un valore etico ed economico ai frutti della biodiversità, creando magari delle apposite etichette che ne sottolineino il valore aggiunto.
  7. Scegliere energie rinnovabili e un’alimentazione sostenibile: vuol dire svincolarsi dal petrolio, investire nelle energie eoliche, solari e geotermiche e garantire così energia a tutti, anche alle popolazioni meno agiate. Inoltre, un’alimentazione a base di prodotti locali, “a chilometri zero” è uno strumento per rilanciare le economie locali, risparmiando sul trasporto delle merci e sulle emissioni di CO2.
  8. Razionalizzare gli usi e le attività sui territori a disposizione, riducendo il consumo di suolo per le nuove costruzioni e favorire la riqualificazione di quelle esistenti come gli affascinanti manufatti dell’Archeologia Industriale, dei vecchi Edifici Militari, e di tutto quello che è stato abbandonato all’incuria.
  9. La superficie terrestre è vasta, ma in futuro potrebbe non esserci più tanto spazio per tutte le attività umane. È necessario quindi pianificare una suddivisione delle aree disponibili, secondo le diverse attività, come agricoltura, pastorizia, combustibili e industria.
  10. È inoltre necessario condividere le risorse a disposizione, per mettere a tutti di crescere economicamente, e fissare per ogni Paese dei limiti alle emissioni di C02.

Infine, è necessario redigere, condividere e mettere in atto dei programmi internazionali e delle strategie globali che consentano a tutti i Paesi di crescere economicamente, socialmente e culturalmente, attraverso la Difesa dell’Ambiente e la Tutela dei Diritti Umani valori strettamente legati l’uno altro e determinanti per la qualità di vita di tutta l’Umanità, unica grande famiglia, senza alcuna differenza di razza.

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