Mi presento

Per essere esperti si calcola occorrano circa 10.000 ore di studio; nei miei primi 40 anni di attività, pari a 116.800 giorni, calcolando una media di 8 ore dedicate allo studio teorico e pratico del mondo professionale che mi circonda, posso dire senza timore di smentita che le mie ore di studio certificate e documentabili ammontano a 120.000!

Un vero “espertone” mi direte!

Eppure, pur essendo inequivocabilmente un esperto, posso assicurarvi che, ad esempio, nel corso degli ultimi 5 anni ho studiato tantissimo!
Sì, studiato, partecipato a corsi, convegni, intervistato persone e scritto libri.

Nel 2016 ho organizzato, per la prima volta nel mio settore, dei corsi di formazione per i consulenti di vendita dei miei clienti.

Sottolineo per la prima volta in quanto non mi risulta che altre figure professionali come la mia abbiano organizzato autonomamente corsi del genere; di solito queste cose le organizzano le aziende illuminate, quelle che hanno capito l’importanza dell’acculturamento dei propri responsabili commerciali e dell’intera filiera anche a discapito delle performance da venditori di ghiaccio agli eschimesi.

Ma non mi sono fermato lì, preferendo evolvermi in un approccio strategico che il Coaching mi ha insegnato, uscendo dallo specifico recinto della formazione che resta una modalità tattica di erogazione di specifiche competenze. Acquisendo nuove competenze ho strutturato ed articolato le mie funzioni professionali evolvendomi come consulente e coach senza trascurare il management dal quale provengo.

In un mercato globalizzato, strutturato e complesso come quello dei nostri giorni, fare la differenza significa capire innanzitutto questo ed evolversi.

Negli ultimi anni della mia vita ho espanso le mie capacità analitiche fino ad arrivare a diventare coach professionista ai sensi della legge 4 2013, esportando le competenze acquisite nel contesto nel quale quotidianamente opero; la mia curiosità, la voglia di sapere e la mia innata proattività mi hanno aiutato a calibrare, nel corso degli ultimi anni, un progetto ben definito ed un modello di business che ritengo adeguati ai tempi e che ho descritto nella mia ultima pubblicazione, il saggio #FARELADIFFERENZAREVOLUTION.

Ho capito che il cambiamento equivale più a trasformazione dei flussi piuttosto che ad evoluzione, mutazione o metamorfosi, perché in un mercato che cambia ad una velocità vorticosa “non fai a tempo a studiarlo che sei già ammuffito”.

La capacità e la velocità di trasformazione diventano elementi vincenti. I processi evolutivi, mutativi o metamorfici sono lenti e storicamente durano millenni.

Tutto questo tempo non ce l’abbiamo, ma abbiamo l’obbligo di sfruttare quest’unica risorsa democratica di cui disponiamo: il tempo.

Il tempo va messo a reddito per cambiare i flussi. Spero che sia chiaro ormai che è inutile continuare a parlare di prodotto o di quanto siamo bravi; oggi chi è capace di relazionarsi adeguatamente, vince.

Per essere esperti si calcola occorrano circa 10.000 ore di studio; nei miei primi 40 anni di attività, pari a 116.800 giorni, calcolando una media di 8 ore dedicate allo studio teorico e pratico del mondo professionale che mi circonda, posso dire senza timore di smentita che le mie ore di studio certificate e documentabili ammontano a 120.000!

Un vero “espertone” mi direte!

Eppure, pur essendo inequivocabilmente un esperto, posso assicurarvi che, ad esempio, nel corso degli ultimi 5 anni ho studiato tantissimo!
Sì, studiato, partecipato a corsi, convegni, intervistato persone e scritto libri.

Nel 2016 ho organizzato, per la prima volta nel mio settore, dei corsi di formazione per i consulenti di vendita dei miei clienti.

Sottolineo per la prima volta in quanto non mi risulta che altre figure professionali come la mia abbiano organizzato autonomamente corsi del genere; di solito queste cose le organizzano le aziende illuminate, quelle che hanno capito l’importanza dell’acculturamento dei propri responsabili commerciali e dell’intera filiera anche a discapito delle performance da venditori di ghiaccio agli eschimesi.

Ma non mi sono fermato lì, preferendo evolvermi in un approccio strategico che il Coaching mi ha insegnato, uscendo dallo specifico recinto della formazione che resta una modalità tattica di erogazione di specifiche competenze. Acquisendo nuove competenze ho strutturato ed articolato le mie funzioni professionali evolvendomi come consulente e coach senza trascurare il management dal quale provengo.

In un mercato globalizzato, strutturato e complesso come quello dei nostri giorni, fare la differenza significa capire innanzitutto questo ed evolversi.

Negli ultimi anni della mia vita ho espanso le mie capacità analitiche fino ad arrivare a diventare coach professionista ai sensi della legge 4 2013, esportando le competenze acquisite nel contesto nel quale quotidianamente opero; la mia curiosità, la voglia di sapere e la mia innata proattività mi hanno aiutato a calibrare, nel corso degli ultimi anni, un progetto ben definito ed un modello di business che ritengo adeguati ai tempi e che ho descritto nella mia ultima pubblicazione, il saggio #FARELADIFFERENZAREVOLUTION.

Ho capito che il cambiamento equivale più a trasformazione dei flussi piuttosto che ad evoluzione, mutazione o metamorfosi, perché in un mercato che cambia ad una velocità vorticosa “non fai a tempo a studiarlo che sei già ammuffito”.

La capacità e la velocità di trasformazione diventano elementi vincenti. I processi evolutivi, mutativi o metamorfici sono lenti e storicamente durano millenni.

Tutto questo tempo non ce l’abbiamo, ma abbiamo l’obbligo di sfruttare quest’unica risorsa democratica di cui disponiamo: il tempo.

Il tempo va messo a reddito per cambiare i flussi. Spero che sia chiaro ormai che è inutile continuare a parlare di prodotto o di quanto siamo bravi; oggi chi è capace di relazionarsi adeguatamente, vince.

Il Blog.

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IL MIO ULTIMO LIBRO

Scatole Cinesi

Sinossi

La storia muove i suoi primi passi partendo dai personaggi di Da 400a 40″, il primo romanzo pubblicato dall’autore nel 2013. Personaggi salvati da un possibile oblio e portati, con un crescendo rossiniano, in un intrigo internazionale alla ricerca di un perché profondo e nascosto.
In una concatenazione avvincente di eventi, si passa da un’inspiegabile devastazione di un modesto appartamento a complessi scenari internazionali altrettanto inspiegabili per gli stessi protagonisti.
Tutto in  successione, proprio come le scatole cinesi che contengono in sequenza altre scatole sempre più piccole.
E lo svelamento non sembra mai avere fine; le scatole contengono man mano sempre nuovi indizi ma mai la certezza di essere sul punto dello svelamento dei misteri che si affastellano nelle menti dei protagonisti.

Management

Gino Riccio creatore di opportunità

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