Non è importante la meta ma il viaggio.
Thomas S. Eliot
Ho iniziato un “viaggio” insieme a quelli che si stanno distinguendo nella community di Archipelago.
Prima tappa allo Studio Manuarino di Monte di Procida e poi continuerò andando ad intervistare tutti coloro che avranno dimostrato maggior interesse per le attività della rete.
Si, perché alcuni di voi si stanno distinguendo per proattività, spirito di iniziativa, forse perché hanno colto lo spirito fondante della rete.
Abbiamo qualche centinaio di iscritti alla community residenti fuori regione, e questo mi sembra un riscontro significativo del fatto che si veda in Archipelago un creatore di opportunità per la categoria del Progettista.
L’architetto Alessandra Gambino di Palermo, in rappresentanze di chi si è iscritto alla community pur non essendo territorialmente vicino, mi ha detto di aver colto questo spirito molto prossimo a ciò che la rete cerca di realizzare. Come lei, penso tanti altri ancora.
Professionisti extra regione Campania che colgono lo spirito della rete che dirigo, pur non avendo vissuto tutte le fasi di sviluppo del progetto!
Inutile dirvi che ciò mi ha creato gioia, ricompensando i sacrifici fatti per perseverare, anche quando mi viene il latte alle ginocchia!
Sì, perché mi vengono a volte momenti di sconforto perché innovare non è facile!
È difficile essere Archipelago, credetemi!
A tutti i livelli della filiera che Archipelago sta cercando di compattare, rendendola fluida e non inutilmente gerarchica!
Ho capito che anche a livello delle Aziende produttrici c’è la tendenza a ripetere pedissequamente modelli di business o processi ormai logori e obsoleti, diffidando di ogni proposta incomprensibile a chi preferisce la zona confort all’innovazione e al cambiamento.
Noi ci rivolgiamo alle migliori Aziende produttrici del settore perché siamo in viaggio verso l’eccellenza e sappiamo di non poter essere soli e, in maniera anglosassone, chiediamo supporto economico alle nostre iniziative presentando il nostro programma di sviluppo e di innovazione, ma non sempre veniamo compresi subito.
È difficile essere Archipelago, ma non demordo proprio perché c’è chi ci accoglie con entusiasmo, a tutte le latitudini e in tutte le posizioni di filiera.
Nell’augurio che il mese di agosto porti il giudizio del relax e della capacità di guardare al futuro come a qualcosa che non ci veda estranei, ho già introdotto il tema che porteremo avanti a partire dal prossimo settembre:
È difficile essere Archipelago, ma non impossibile!
Dipende da quanto la rete sarà forte e coesa per cercare di innovare in modo che tutti traggano vantaggio.
Si, perché, se non lo si è capito ancora, Archipelago è un progetto Win Win!