Alcuni di voi mi hanno chiesto il motivo della nascita di una rete come quella di Archipelago e soprattutto, il perché di una scelta così complessa ed impegnativa. 

Di certo è difficile condensare un progetto così articolato, perché si corre il rischio sempre di omettere qualcosa. 

Ciò che normalmente viene definito come dettaglio può anche essere una trappola, ma nel caso di Archipelago i dettagli sono importanti perché aprono scenari e, soprattutto, opportunità. 

Ho cercato quindi di spiegare che Archipelago è una prospettiva laterale di ciò che definiamo business, perché rompe i paradigmi a cui siamo abituati. 

Bisogna però avere le lenti giuste per vedere da altre angolazioni tutto ciò che diamo abitualmente per scontato. 

Siamo stati abituati a colorare nei margini e facciamo uso di lenti miopiche che ci costringono a guardare sempre frontalmente gli scenari nei quali ci muoviamo, perdendo gran parte dello spettro visivo nel quale possiamo trovare nuove opportunità. 

Facendo sempre le stesse cose ed applicando sempre gli stessi modelli, già conosciamo i risultati. 

Possono differire in termini numerici, siamo ormai abituati ai + e ai – in termini percentuali, ma sono prevedibili. 

Invece Archipelago propone un nuovo modello di business dove la cultura ed i servizi ad esso correlati sono essenziali. 

La Community che si sta popolando rapidamente sul portale è la prova che Architetti e Designer, a cui Archipelago si rivolge in maniera prioritaria, saranno i maggiori beneficiari, per la capacità degli attori che ne fanno parte di creare meccanismi semplificativi ed accelerativi attraverso i quali si ottenga una valorizzazione della figura del progettista anziché la banalizzazione che da più parti ne sta svilendo il ruolo. 

La Rete che dirigo ha posto molta attenzione all’aspetto nobile e culturale del fare impresa, ed ha preso l’impegno, con tutti coloro che hanno deciso di sostenerne le attività, di accrescerne la reputazione, perché ritiene che sia questa la criptovaluta del futuro prossimo, mentre la condivisione ne sarà il propulsore. 

È un viaggio verso l’eccellenza nel quale Archipelago vuole coinvolgere le eccellenze produttive, quelle distributive e quelle di concetto per creare un “rinascimento” del business. 

Per poter esistere oggi, Archipelago deve innovare, e tutte le imprese che ne faranno parte anche in futuro devono essere disposte a mettersi in gioco, evitando di interpretare l’innovazione con gli strumenti oramai obsoleti con i quali si continua a fare business. 

Nei prossimi appuntamenti vi parlerò dei perché di Archipelago, visto che siamo tutti uomini del “come” e del “cosa”, ma pigramente omettiamo di indagare sul “perché” facciamo ciò che facciamo.

Un luogo ben definito comunque esiste già, perché ovunque c’è bello, cultura, arte e design, li ci sarà Archipelago.  

Gino Riccio
Direttore Generale della rete Archipelago 

 

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