Ormai è chiaro, la difesa dell’ambiente e la tutela dei Diritti Umani non sono un privilegio ma, da tempo, è necessario che diventino azioni primarie del vivere civile, per comprendere i valori di ognuno, per potersi chiedere il senso delle proprie esistenze, che si manifestano con i propri stili di vita, quindi con le proprie azioni quotidiane.
Queste pratiche non possono rimanere più chiuse nei luoghi asfittici delle argomentazioni intellettuali e propositi dei partiti o delle organizzazioni che oltre al loro limite burocratico, rimangono ancorati a logiche troppo lontane dalla pratica.
Si è giunti al momento di nuove alleanze dei saperi, per migliorare la qualità territoriale e quella delle persone, affinché lo spazio urbano, così come quello domestico e, in generale, la città intera quale organismo pulsante, dovunque sia scuola di una comunità che partecipa, in cui più voci reclamano comuni diritti per il cambiamento degli spazi vitali comuni.
C’è un fuori da noi, un fuori da qui con cui comunicare per dare la capacità di discernimento, dove c’è qualcuno che aspetta la parola, che vuole partecipare.
Da queste riflessioni nasce l’editoriale “Sentieri di Sostenibilità” che ho il piacere di realizzare per il blog di Archipelago. La sostenibilità, tema a me molto caro, sarà il perno di queste riflessioni e spero che grazie alla rete di professionisti a cui mi rivolgo e alla comune visione di rete, si possano aprire nuovi scenari.