Vecchia guardia nuova guardia

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Spesso mi capita di confrontarmi con persone del mio ambiente professionale che sono adusi a definirmi appartenente alla “vecchia guardia”, termine che apostrofa positivamente la coerenza ed il valore professionale della mia figura rispetto a nuove generazioni meno efficaci e coerenti.
Mi chiedo se abbia senso generalizzare e parlare di vecchio contrapposto al nuovo partendo dalla convenzione anagrafica.
Conosco giovani nati vecchi, vecchi che vogliono fare i giovani, e attempati mordaci che condiscono con coerenza e passione ciò che fanno , né più e né meno come tanti giovani che sanno nutrirsi alla fonte passionale.
La passione non ha età né conosce guardie, ma si accompagna sempre alla determinazione.
Ma motivazione, passione e determinazione, sono tutti gli ingredienti necessari nelle giuste dosi per avere risultati e successo.
La mancanza di uno dei tre determina l’automatico fallimento di qualsiasi progetto che vada al di là della semplice sopravvivenza.
Piuttosto mi interrogherei sul senso dello stare a galla, visto che prima o poi ci si stanca inevitabilmente e si finisce per affondare.
Gino Riccio

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